MRC: apporto calorico e rischio di malnutrizione

La terapia dietetica nutrizionale (TDN) nel trattamento della Malattia Renale è fondamentale per aiutare a preservare la funzionalità renale residua.

Non si tratta di una dieta dimagrante ma di un approccio nutrizionale specifico che permette di non sottoporre i reni ad un carico di lavoro eccessivo attraverso una limitazione dell’apporto di proteine e sale con la dieta e un apporto calorico elevato per preservare lo stato nutrizionale. La TDN infatti prevede un elevato quantitativo di energia, perché sia l’infiammazione causata dalla malattia renale che la limitazione proteica possono causare, se non tenute sotto controllo, una riduzione e un indebolimento della massa muscolare.

Se l’insufficienza renale non è troppo avanzata, se si viene seguiti da uno specialista che imposta una lieve restrizione calorica bilanciata all’apporto proteico, che valuta lo stato nutrizionale durante il percorso, attraverso colloqui ed esami strumentali e di laboratorio, allora è possibile dimagrire in modo sicuro. Correggere obesità e sovrappeso, permette infatti di caricare meno i reni di lavoro e allo stesso tempo aiuta a tenere sotto controllo alterazioni metaboliche come iperglicemia a digiuno (o diabete se già presente) e dislipidemie che possono svilupparsi o sono già presenti al momento della diagnosi.

Si sconsiglia invece di intraprendere un percorso di dimagrimento attraverso restrizione calorica se l’insufficienza renale è avanzata (V stadio) perché in questo caso si ha un maggiore rischio di sviluppare malnutrizione dovuto al livello di infiammazione causato proprio dai reni che ormai funzionano poco.

Utile in tutte le fasi di malattia una riduzione della massa grassa ottenibile attraverso attività fisica. Il movimento, anche se leggero come una semplice camminata, aiuta infatti a mantenere e sviluppare massa muscolare a discapito di massa grassa che ci permetterà di consumare più energia anche in fase di riposo. Inoltre, il movimento aiuta a ridurre l’infiammazione dell’organismo, stimola la circolazione e aiuta il controllo glicemico. Ideale è il movimento quotidiano per almeno 30 minuti: chi è più allenato potrà praticare attività più intense e chi invece non lo è potrà dedicarsi ad una semplice passeggiata, anche suddivisa in diversi momenti della giornata.

Dott.ssa Arianna Ferrero