Il termine “caregiver”, ormai comunemente utilizzato, si riferisce a tutte le persone che si prendono cura e forniscono assistenza a un familiare o a una persona malata o non autosufficiente per un periodo prolungato. Ci sono i caregivers informali o familiari, che si occupano di un congiunto, e i caregivers formali, che svolgono questo ruolo come lavoro retribuito. Questa categoria include anche professionisti del settore sanitario come operatori socio-sanitari (OSS), infermieri, fisioterapisti e i-le cosiddetti-e badanti1.
Le attività svolte dai caregivers sono molteplici e dipendono dalle esigenze, dalle condizioni di salute e dal livello di autonomia della persona assistita1,2. Possono comprendere la cura personale, la preparazione dei pasti, la pulizia della casa, e il supporto per seguire un piano terapeutico. Ci sono anche attività indirette come l’accompagnamento a visite specialistiche, la gestione delle pratiche amministrative e burocratiche, il pagamento delle bollette, e la vigilanza su soggetti allettati2.
Il caregiver, dunque, svolge un ruolo cruciale nella gestione della patologia, contribuendo a preservare, compatibilmente con le condizioni del malato, una buona e dignitosa qualità di vita per la persona assistita3.
In caso di patologie come la malattia renale cronica (MRC), la quale impatta sulla qualità di vita del paziente, l’assistenza del caregiver diventa ancora più significativa.
Alcuni studi indicano anche che il supporto tra pari, proveniente da chi ha vissuto una condizione simile, può essere particolarmente utile per prepararsi alle sfide e anticipare determinate decisioni4,5.
Inoltre, le persone con MRC seguono una terapia dietetico nutrizionale (TDN) che diventa essenziale per la gestione conservativa della patologia. Il caregiver, insieme al paziente, è coinvolto nelle fasi del trattamento nutrizionale, organizzando i pasti e garantendo il mantenimento di uno stato nutrizionale ottimale6.
Prestare assistenza a persone con malattie croniche è impegnativo e può impattare sul piano fisico, psicologico-relazionale ed economico del caregiver, soprattutto se l’ammalato è un membro della propria famiglia. Ecco che anche per il caregiver quindi, l’adozione di uno stile di vita sano è fondamentale per contribuire a gestire lo stress e migliorare la qualità di vita propria e del malato3.
Ma la salute del caregiver non è l’unico aspetto su cui bisogna soffermarsi: familiari e caregivers possono, difatti, aiutare il paziente ad acquisire le capacità necessarie per autogestire la propria condizione cronica e questo sembra possa condurre a un rallentamento nella progressione della malattia stessa migliorando inoltre lo stato di salute del paziente7.
Ecco perché è importante formare i caregivers accompagnandoli nel processo di conoscenza e comprensione della MRC, soffermandosi in modo particolare sull’impatto psicofisico, il piano terapeutico e le sfide alimentari.
Tra gli aspetti appena citati, la TDN ricopre certamente un ruolo di primo piano perché l’adesione del malato a un regime alimentare fondato su apporto proteico controllato, adeguato numero di calorie quotidiane, modulazione dell’introito di sodio e potassio, riduzione del tenore di fosforo e scelta ponderata degli alimenti da portare a tavola, è fondamentale per6:
L’introduzione di una TDN così fatta conduce dunque a una sorta di rivoluzione nell’organizzazione dei pasti, senza tuttavia mai trascurare le esigenze alimentari di tutti i membri della famiglia.
Quando si parla di malattia renale cronica e terapia dietetico nutrizionale, non si può non soffermarsi sui prodotti aproteici, essenzialmente costituiti da carboidrati e pressoché privi di proteine, sodio, potassio e fosforo6.
La loro assunzione permette infatti di elevare l’apporto calorico lasciando più spazio a cibi ricchi in proteine dall’alto valore biologico che garantiscono il corretto tenore di aminoacidi essenziali6.
In aiuto dei caregivers che devono organizzare i pasti e degli stessi malati che spesso a tavola si sentono esclusi o sono costretti, per esigenze varie, a mangiare fuori casa, ci sono linee di prodotti aproteici pronti a soddisfare esigenze nutrizionali e palati garantendo un’alimentazione sana e gustosa.
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