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Omega3: Il Grasso Buono che Fa Bene alla Salute

A cura della Dott.ssa Veronica Ferrara, PhD, Medical Affairs Renal Nutrition. 

Pubblicato il 01/12/2025

Gli omega3 sono acidi grassi essenziali, cioè nutrienti che il nostro corpo non riesce a produrre in quantità sufficiente. Per questo dobbiamo assumerli attraverso la dieta o, se necessario, con integratori.
Le principali forme sono: 

  • ALA (acido alfa-linolenico): presente in semi di lino, chia, noci e oli vegetali. È il precursore vegetale e il nostro corpo lo converte in EPA e DHA, le forme attive. 
  • EPA (acido eicosapentaenoico) e DHA (acido docosaesaenoico): derivano da pesci grassi e alghe, e sono le forme più attive e benefiche per il nostro organismo.

Perché Sono Importanti?

Gli omega3 sono veri alleati della salute. Ecco i principali benefici: 

Cuore sano: Riduzione dei trigliceridi, miglior controllo della pressione, protezione dalle aritmie: tutto questo contribuisce a ridurre il rischio di malattie cardiovascolari.  

Cervello e vista: Il DHA è un componente chiave delle membrane cellulari del cervello e della retina. È fondamentale per lo sviluppo cognitivo nei bambini e per mantenere memoria e concentrazione negli adulti.  

Antiinfiammazione: EPA e DHA aiutano a modulare i processi infiammatori, riducendo dolori articolari e supportando chi soffre di patologie croniche. 

Umore e benessere mentale: Diversi studi collegano EPA a un miglioramento dei sintomi depressivi e dell’ansia, favorendo equilibrio emotivo. [1,2]

Omega3 nella Malattia Renale Cronica

Gli omega3 offrono benefici particolarmente rilevanti per i pazienti con Malattia Renale Cronica (MRC), grazie al loro impatto su infiammazione, funzione renale e rischio cardiovascolare. 

  • Una meta-analisi su pazienti con MRC ha mostrato che la supplementazione con omega3 è associata a una riduzione della proteinuria e a un minor rischio di progressione verso la dialisi. [3] 
  • Un’analisi sistematica (13 RCT) su pazienti con MRC ha evidenziato riduzioni di colesterolo totale e trigliceridi e incremento delle difese antiossidanti. [4] 
  • Anche in emodialisi, l’assunzione di omega3 ha migliorato indicatori come urea e creatinina, suggerendo un supporto al metabolismo azotato. [5] 

Dove si trovano: le fonti principali

Alimenti di origine marina (ricchi di EPA & DHA) 

  • Pesci grassi: salmone, sgombro, sardine, aringhe: 1 porzione (100g) apporta 2–4g di omega3.  
  • Pesci magri: sogliola, branzino, orata contengono meno omega-3 ma restano comunque una fonte valida. 
  • Alghe: fonte vegetale diretta di EPA e DHA, ideale per chi segue diete vegetariane/vegane. 

Alimenti di origine vegetale (fonte di ALA) 

  • Semi di lino, chia, noci, olio di colza e soia: buon apporto di ALA, convertito solo marginalmente in EPA/DHA.  

Integratori 

  • Olio di pesce (EPA+DHA), olio di krillolio di alghe (alternativa vegetale per EPA/DHA), olio di fegato di merluzzo (con vitamina A e D). 

Quanto consumarne

Non esistono specifiche linee guida dedicate agli omega3 nella MRC, per cui si può fare riferimento alle raccomandazioni generali integrate dai dati sperimentali. 

La Società Italiana di Nutrizione Umana (SINU) suggerisce un consumo di 2–3 porzioni di pesce alla settimana, in particolare pesci grassi. Questo quantitativo permetterebbe di assumere circa 0,5g/die di omega3 a lunga catena (EPA+DHA), utili per la prevenzione primaria delle malattie cardiovascolari.  

Per chi ha già un quadro di malattia cardiovascolare o un rischio elevato documentato, la SINU indica di raddoppiare l’assunzione: quindi circa 1g/die di EPA+DHA, con lo stesso numero di porzioni settimanali, per la prevenzione secondaria. [6]  

Consigli pratici per pazienti con MRC

  • Preferire fonti marine e alghe per assumere EPA+DHA pronti all’uso 
  • Una singola porzione di pesce grasso a pasto può fornire 500–1000mg di omega 3. 
  • In assenza di pesce, olio di alghe o pesce da integratori può coprire i fabbisogni. 
  • Monitoraggio da parte del team renale per valutare funzionalità, elettroliti, potassio, fosforo. 
  • Possibili effetti collaterali gastrointestinali (pesce/olio) vanno valutati caso per caso. 

Conclusione

Per i pazienti con MRC, gli omega 3 sono alleati preziosi: modulano infiammazione, riducono proteinuria, supportano metabolismo renale e proteggono il cuore. 

Una dieta con pesce 2-3 volte a settimana, insieme a un’integrazione giornaliera mirata sotto sorveglianza medica, può ottimizzare gli effetti benefici. 

 

 

 

 

Bibliografia: 

  1. https://nutritionsource.hsph.harvard.edu/what-should-you-eat/fats-and-cholesterol/types-of-fat/omega-3-fats/  
  1. https://ods.od.nih.gov/pdf/factsheets/Omega3FattyAcids-Consumer.pdf  
  1. Hu J, Liu Z, Zhang H. Omega-3 fatty acid supplementation as an adjunctive therapy in the treatment of chronic kidney disease: a meta-analysis. Clinics (Sao Paulo). 2017 Jan 1;72(1):58-64.  
  1. Fazelian, S., Moradi, F., Agah, S. et al.Effect of omega-3 fatty acids supplementation on cardio-metabolic and oxidative stress parameters in patients with chronic kidney disease: a systematic review and meta-analysis. BMC Nephrol22, 160 (2021) 
  1. Zeinalabedini, M., Shapouri, M., Mirzaee, P. et al.The Effect of Omega-3 Supplements on Renal Function Indices in Chronic Kidney Patients Undergoing Hemodialysis. Nutrition and Metabolic Insights 18, 1-7 (2025) 
  1. https://sinu.it/wp-content/uploads/2019/06/PUNTO-SU-…-omega-3-e-Cochrane-review.pdf  

 

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