Le spezie oltre ad arricchire il gusto dei nostri piatti, possono avere molti benefici per la salute, soprattutto per chi soffre di malattia renale cronica.
La lista delle spezie è molto lunga, almeno quanto le possibilità del loro uso in cucina: utili per insaporire, colorare i piatti o anche per preparare ottimi olii aromatizzati. Le più diffuse e conosciute sono l’aneto, l’anice, la cannella, i chiodi di garofano, la curcuma, la noce moscata, la paprika, il pepe, il peperoncino e lo zenzero. Oggi le spezie non sono, però, utilizzate solo per profumare gli alimenti o sostituire il sale, ma sono riconosciute anche come alleate della salute.
In generale tutte le spezie oltre a conferire gusto e aroma ai cibi, permettono di ridurre notevolmente l’uso del sale da cucina, il cui abuso porta spesso a patologie da non trascurare. L’eccesso di sale, fa alzare la pressione facendo male a cuore, vasi sanguigni, cervello e reni. Infatti, l’ipertensione fa aumentare anche la pressione all’interno dei nostri reni danneggiandoli.
Il fatto è che il cibo non ha bisogno di sale per avere un sapore piacevole e definito. Ci vuole del tempo affinché le papille gustative si adattino, ma una volta che si abituano a meno sale, è più probabile che si godano maggiormente il cibo e si noti una gamma più ampia di sapori.
L’utilizzo di spezie in cucina è ottimale per esaltare i sapori naturali dei cibi e ridurre l’introito di sale, donando a ogni piatto un aroma caratteristico ed unico.
La cannella, per esempio, è una spezia utilizzata soprattutto nelle preparazioni dolci, ma viene adoperata, specie nella cucina indiana, in abbinamento ai secondi di carne. Provate i petti di pollo con un pizzico di cannella, paprika o peperoncino e noce moscata: Vi stupiranno! La cannella ha poi diverse proprietà benefiche, tra le quali la più importante è che è efficace nel regolare gli zuccheri nel sangue.
Tra le altre spezie comuni in cucina troviamo i chiodi di garofano, tipici del vin brulè. Antibatterico e antinfiammatorio naturale, il chiodo di garofano si usa ampiamente negli infusi digestivi, nei dolci e nei budini. Inoltre, può essere usato per la marinatura delle carni.
Anche la curcuma si sta diffondendo nelle ricette quotidiane. È una spezia dalle numerose proprietà benefiche, dovute soprattutto alla sua elevata concentrazione di antiossidanti, in particolare della curcumina, un pigmento giallo-arancio della famiglia dei polifenoli responsabile del suo colore caldo e brillante. È apprezzata per le sue proprietà antinfiammatorie, antiossidanti. Ha un colore giallo intenso e si può usare anche nei piatti per i nostri bambini. In particolare, si può aggiungere alle carni e ai primi (è ottima con il riso basmati).
La noce moscata dai cannelloni alle vellutate, questa spezia è ottima nei primi ed è fonte di sali minerali oltre ad avere proprietà digestive.
Il peperoncino: Secondo diversi studi pubblicati, il peperoncino avrebbe un’azione antibatterica e vasodilatatrice. Contribuirebbe infatti anche a tenere sotto controllo i valori del colesterolo e della pressione sanguigna. I benefici del peperoncino derivano da un mix di sostanze antiossidanti presenti al suo interno: vitamina C, carotenoidi, polifenoli. Ma il merito principale è da ascrivere alla capsaicina, la principale molecola contenuta nella bacca e responsabile della sua piccantezza.
Anche lo zenzero si sta diffondendo nelle preparazioni occidentali. Oltre ai dolcetti di Natale questa spezia è apprezzata col pesce e nei primi. Aiuta la digestione (eupeptica) e risulta molto efficace contro la nausea. Può essere usata sia secca in polvere, sia grattugiata fresca nelle insalate o con il riso. Piatti perfetti per la stagione estiva.
A chiudere questa breve panoramica, c’è una spezia rara: zafferano, chiamato anche oro rosso per la sua preziosità, è ingrediente immancabile del risotto alla milanese. Si ricava da pistilli e stami essiccati dell’omonimo fiore.. Oltre al riso, si abbina bene col pesce e i frutti di mare.
Lara Caldiroli
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